“I can’t explain”, parola di Roger

Probabilmente gli invitati non hanno creduto ai loro occhi, e soprattutto alle loro orecchie, quando Roger ha chiesto se fosse possibile cantare un suo brano. Il Roger del quale si sta argomentando fa di cognome Daltrey e canta in una band chiamata Who. Insomma, è andata più o meno così. Capita che, a una festa di nozze qualcuno si impossessi del microfono e cominci a ‘regalare’ (quando va bene) i propri gorgheggi agli intervenuti. Se va male e il performer non è in gambissima, c’è sempre qualche coraggioso che prova a convincere il volenteroso e occasionale cantante a dedicarsi allo spumante. Diversamente, il ricevimento rischia grandi flessioni di gradimento. Tuttavia, nella situazione che stiamo trattando, c’è da giurare che in molti avrebbero gradito che l’inattesa esibizione fosse durata più a lungo.

Infatti, Roger Daltrey, la storica voce di una delle più grandi rock band mondiali, per l’appunto gli Who, recentemente è intervenuto inaspettatamente a un matrimonio. Per la cronaca, i due fortunati sono Susan e Carl Smith. Il vocalist è salito sulla pedana dove la band dei Milestone suonava per rallegrare gli astanti e, senza grandi complimenti, ha chiesto il permesso per esibirsi. Agli increduli musicisti non è sembrato vero accompagnare uno degli Who! Non c’è niente da fare, quando si è artisti di quella levatura, non conta niente l’essere un mito, conta la voglia e l’attrazione per quello spazio magico che alita intorno a un microfono, di qualunque marca esso sia: che sia uno strumento di grande o scarso valore vale quello che ci dici dentro.

Così, in quell’albergo scozzese e durante un matrimonio che avrà tanta fortuna, si è realizzato un evento che, nel suo piccolo, è diventato di portata mondiale. La canzone che il vocalist storico ha cantato ai neo sposi è stata “I Can’t Explain”. Questo brano è il primo singolo, scritto da Pete Townshend, pubblicato dagli Who nel 1964. Per quanto legato al momento storico che l’ha visto nascere e quindi al genere Beat, questo pezzo ha diversi estimatori: in Inghilterra Jimmy Page volle contribuire con la sua chitarra (quando ancora i Led Zeppelin non esistevano e lavorava come session man); anche in Italia era presente nel repertorio della PFM e in quello del Balletto di Bronzo; una versione hard rock è invece legata al cantautore Mimmo Parisi. Tutt’ora, quando gli Who decidono di farne uno, “I Can’t Explain” funziona come primo brano per aprire i loro concerti. Rolling Stone, la rivista, l’ha classificata fra le migliori canzoni mai scritte; presenta solo tre accordi e, la prima versione (diversamente da quella live), era di breve durata. Sicuramente, “I Can’t Explain”, è la frase che gli sposini si son detti quando tutto è finito e gli invitati sono andati via. Si saranno guardati negli occhi e avranno mormorato: “Non so spiegarmi…”, ovvero, “Non so spiegarmi come abbiamo fatto ad aver come ospite un artista di quel genere… visto che nemmeno ci conoscevamo”. Poi, magari un po’ corrucciati avranno chiuso il dialogo con “…Ci siamo dimenticati di dargli la bomboniera!”. Fa niente. Auguri.

Diego Romero, webber