Assegnati i titoli vincitori del
Premio Joyce 2018: la giuria tecnica, in accordo con il giudizio popolare, ha confermato ciò che si palesava da tempo.
Quindi, la prima posizione è stata guadagnata dalla super premiata Helena Janeczek. A seguire e secondo, il cantautore Mimmo Parisi, terzo Maurizio de Giovanni, quarto Nicholas Sparks e quinto, Paolo Giordano. La graduatoria è stata annunciata oggi 28 luglio 2018, nella storica sede che ospita la Redazione del sito on line Chitarre20, il quale ormai da qualche anno ha ampliato i suoi interessi diventando contenitore culturale più a largo raggio, generalista. Si sono citati i nomi degli autori, adesso si presentano le opere vincitrici che i lettori della rete, hanno mandato in finale.
Primo posto
La ragazza con la Leica. Helena Janeczek è vincitrice del prestigioso Premio Strega 2018 e del Premio Bagutta 2018. Il libro tratta della ventisettenne Gerda Taro, prima fotoreporter caduta su un campo di battaglia durante la guerra civile spagnola, nel 1937.
Secondo posto
Il Figlio del drago. Il cantautore bolognese Mimmo Parisi, in una temperie politica e sociale che aspira al cambiamento, ha voluto partecipare con un’opera, ovvero una metafora applicata alle consuetudini esistenziali e pragmatici vissuti dalle persone di un piccolo centro italiano.
Terzo posto
Il purgatorio dell’angelo,di Maurizio de Giovanni. L’opera immette Da subito il in un ambiente primaverile. Dopo l’inverno rigido arriva maggio, ma anche i problemi: sulla spiaggia che si allunga nel mare di Posillipo viene trovato il cadavere di un anziano prete. Qualcuno lo ha barbaramente ucciso. È inspiegabile, perché padre Angelo, la vittima, era amato da tutti.
Quarto posto
Ogni respiro. Il libro è frutto della penna di Nicholas Sparks. Il protagonista è disegnato dal magnetico scrittore in terra d’Africa. Si chiama Tru Walls, è fa la guida nei safari. A Sunset Beach, dove vive,riceve una lettera da un uomo che sostiene di essere suo padre. Per lui è una grande occasione: finalmente scioglierà il mistero che ha sempre circondato la sua vita.
Quinta posto
Divorare il cielo, di Paolo Giordano. L’adolescenza e il passaggio verso l’età adulta, con tutto quello che comporta il passare da una terra che si è fatto appena in tempo a conoscere, pare l’ambiente che meglio rappresenti l’ottimo scrittore italiano. A dieci anni da La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano raccoglie successi meritati.