Tutti milionari

Incredibile, la Sinistra (!) ha riferito di essere scandalizzata dalle parole di Piero Pelù e, come già il signor Matteo Renzi in altre occasioni, riferendosi a chi gli darà filo da torcere alle europee, lo ha definito “Un milionario che critica gli 80 euro”

Di questo passo gli italiani, anche se in questo caso eccellenti come Grillo prima e Pelù dopo, sarebbero tutti milionari. Bene, allora a che cazzo di gioco si gioca? Se tutti si ha i soldi dove è la crisi? Ah già, è vero, ci sono quei poveri manigoldi dei politici che non riescono a tirare avanti. Poverini e tapini! Ma chi può credere veramente che Pelù sia milionario? Nè, probabilmente, lo è Grillo. Gli 80 euro sono un chiaro tentativo di comprarsi i voti di quei poveri votanti che sbagliano sempre a chi dare il loro apporto. Quando dal palco del concertone del Primo maggio attaccavano Berlusconi andava tutto bene. Ora che governa la sinistra nessuno può fiatare. E il Pd fa quadrato contro Piero Pelù.

 
 

Fanno ancora discutere le parole di Piero Pelù, che dal palco del “concertone” del Primo maggio, a Roma, ha preso di mira il presidente del Consiglio. Prima definendolo “boyscout di Licio Gelli”, poi attaccando la misura dell’esecutivo a cui il premier più tiene, gli ottanta euro in busta paga in più a chi guadagna fino a 1500 euro al mese.

 

Il rocker fiorentino ha detto: “Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro…”. E dalla folla di giovani e meno giovani accalcati in piazza San Giovanni si è alzato un boato.

Fuori dal palco, con l’adrenalina ancora alta, Pelù ha detto:Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla. Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose. Ormai i mezzi di distrazione di massa sono compatti sulla propaganda. Ci vuole una voce fuori dal coro”. 

Ovviamente le parole di Pelù non sono passate inosservate. E sono arrivate moltissime prese di posizione. Alessandra Moretti (Pd): “Sarebbe bene che comici e cantanti si occupassero del loro mestiere”. E subito dopo ha contestato il fatto che gli 80 euro siano stati definiti come “un’elemosina quando ci sono persone che potranno fare una spesa in più a settimana”. Pina Picierno affida la sua replica ad una battuta: “Quando la politica va veloce succede che il rock diventa lento”. Poi rincara la dose: “Probabilmente Pelù era impegnato in una registrazione di The voice e non si è accorto di quanto stava avvenendo nel nostro paese, forse non sa che gli 80 euro che il governo Renzi ha deciso di redistribuire a chi ha sempre pagato non sono un’elemosina come l’ha definita lui, ma il primo passo verso l’equità sociale che noi del Pd vogliamo assolutamente riportare in questo paese. Mi dispiace, conclude la Picierno, che a dire no a questi 80 euro sia una persona fortunata e benestante grazie al suo talento. ogni tanto però bisognerebbe uscire dai panni del rocker milionario e indossare quelli di chi vive con mille euro al mese”.

Il deputato Dario Ginefra (Pd) se la prende con Cgil, Cisl e Uil, organizzatori del concerto: “Io non ho votato per Renzi al congresso e a volte non ne condivido il modo di fare, ma trovo le parole di Piero Pelù offensive per l’intero popolo democratico. Attribuire a Renzi, dopo due mesi di Governo, le responsabilità della crisi economica, sociale ed occupazionale di oggi è stato atto di disonestà intellettuale – osserva Ginefra -, accostarlo alla figura di Gelli dileggiando anche il movimento scoutista una pessima forma di protagonismo.

Giudizio critico della faccenda: finitela, eredi dei democristiani mascherati da sinistroidi per niente credibili, e ascoltatevi “Arrendetevi siete circondati” di Mimmo Parisi: (http://www.jamendo.com/it/track/1116092/arrendetevi-siete-circondati), forse qualcosa vi sarà più chiaro!  

Marco Dante, blogger